Il match
Al Selhurst Park di Londra, la casa del Criystal Palace, lo United era chiamato ad una grande prova di maturità: per non inciampare e interrompere la propria corsa verso la vetta avrebbe dovuto imporsi su di una formazione ostica e affamata di punti.
Tra i 18.000 spettatori accorsi a gremire gli spalti, un ospite d'eccezione proveniente dall'Italia era atterrato per osservare dal vivo due obiettivi di mercato: un giovane Moratti, all'epoca prossimo a divenire presidente dell'Inter, innamoratosi del centrocampista Paul Ince e dello stesso Cantona, era intenzionato a portare i due in Serie A per impreziosire la campagna acquisti del suo futuro club.
Quel giorno, davanti ai suoi occhi, accadde qualcosa di inimmaginabile.
Trascorso un primo tempo a reti bianche, caratterizzato dalla ruvidità agonistica degli interpreti più che dallo spettacolo tecnico offerto, un Cantona in ombra cominciava a mostrare i primi segni di insofferenza. Lamentatosi a più riprese del trattamento "amorevole" riservatogli dal proprio marcatore, Richard Shaw, con il direttore di gara Alan Wilkie, il fuoriclasse transalpino pareva sul punto di esplodere.