Cantona, la rabbia di "King Eric"

17.12.2024

Anche un gesto manifestamente scorretto, antisportivo, deplorevole, a volte può diventare a suo modo indimenticabile. Può accadere per il clamore sollevato, per le conseguenze cagionate o, in sole poche rare eccezioni, a causa dello status di iconica unicità del reo in questione. 

Ecco, in quest'ultima fattispecie rientra sicuramente quanto accaduto il 25 gennaio 1995 in una temperata serata londinese, quando un talentuoso quanto irascibile attaccante francese si rese protagonista di un episodio inconsulto ma di certo incancellabile, ancora impresso nitidamente nella memoria dei più. 

I presupposti

All'inseguimento della capolista Newcastle United, allenato dalla leggenda del calcio inglese Kevin Keegan, il terzetto composto da Blackburn Rovers, trascinato dalle reti di Alan Shearer, Nottingham Forest e Manchester United cercava di tenere botta per non perdere la chance di competere per la vittoria del campionato. 
Eric Cantona, allora in forza ai Red Devils e reduce dalla sua miglior stagione in termini realizzativi, si era ormai affermato come uno dei leader indiscussi della formazione ai comandi di Sir Alex Ferguson e aveva l'obiettivo di consacrarsi ufficialmente sul panorama internazionale dopo anni in cui le intemperanze caratteriali ne avevano frenato l'ascesa.

Il match

Al Selhurst Park di Londra, la casa del Criystal Palace, lo United era chiamato ad una grande prova di maturità: per non inciampare e interrompere la propria corsa verso la vetta avrebbe dovuto imporsi su di una formazione ostica e affamata di punti. 

Tra i 18.000 spettatori accorsi a gremire gli spalti, un ospite d'eccezione proveniente dall'Italia era atterrato per osservare dal vivo due obiettivi di mercato: un giovane Moratti, all'epoca prossimo a divenire presidente dell'Inter, innamoratosi del centrocampista Paul Ince e dello stesso Cantona, era intenzionato a portare i due in Serie A per impreziosire la campagna acquisti del suo futuro club. 

Quel giorno, davanti ai suoi occhi, accadde qualcosa di inimmaginabile. 

Trascorso un primo tempo a reti bianche, caratterizzato dalla ruvidità agonistica degli interpreti più che dallo spettacolo tecnico offerto, un Cantona in ombra cominciava a mostrare i primi segni di insofferenza. Lamentatosi a più riprese del trattamento "amorevole" riservatogli dal proprio marcatore, Richard Shaw, con il direttore di gara Alan Wilkie, il fuoriclasse transalpino pareva sul punto di esplodere. 

Eric Cantona con la maglia dello United
Eric Cantona con la maglia dello United

Il fattaccio

Non nuovo a simili scatti d'ira, Cantona concluse prematuramente il suo match nel peggiore dei modi. 

Dopo soli tre minuti dall'inizio del secondo tempo, su rilancio del portiere Schmeichel, Cantona si liberò della marcatura di Shaw con un calcio. L'arbitro, ben piazzato, vide correttamente. Il cartellino rosso fu inevitabile. Con il colletto della maglia rigorosamente alzato e le mani a cingere mestamente i fianchi, Eric fece per avviarsi verso gli spogliatoio, cercando con lo sguardo gli occhi imperturbabili di Ferguson. 

Il parapiglia, però, non terminò con l'ineccepibile provvedimento disciplinare. Dagli spalti, infatti, un supporter del Crystal Palace cominciò a inveire contro l'attaccante francese, sbraitando insulti razzisti accompagnati da un elegantissimo saluto fascista. A quel punto Eric Cantona, accecato da un mix di rabbia e frustrazione, si divincolò dall'abbraccio di Norman Davies, membro dello staff dello United, e corse verso il tifoso

La follia trovò triste compimento in un calcio in stile Kung-Fu sferrato nel petto dell'hooligan. 

Il momento del calcio
Il momento del calcio

Il tifoso, non certo un simpatizzante qualunque, si rivelò essere un esponente del Fronte Militare Britannico, movimento politico di estrema destra con precedenti penali. 

Giusto per condire un quadretto surreale potenzialmente estratto da uno scandente film d'azione anni '80. 

Il gesto costò a Cantona una squalifica di oltre otto mesi.

Trent'anni fa la follia di The King. 

-Francesco De Paolis


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