Serviva un disastro come quello di oggi per farmi tornare a scrivere su questo blog. Badate bene: non ho smesso di farlo per mancanza di volontà, più che altro per il mio procrastinare. Le elezioni europee hanno avuto questo merito: farmi tornare a scrivere. A malincuore altri elogi a queste votazioni non riesco a partorirli. Farò la figura dell'elettore ferito, farò godere qualcuno fedele ad altri schieramenti, ma poco me ne importa. Essere schernito da un corpo elettorale che dona 500 mila preferenze al "generale" Vannacci può essere soltanto un encomio.
E allora partiamo dal titolo. È un chiaro riferimento alla canzone di Fibra, gli under 30 penso lo abbiano capito subito. Fuggi dall'Italia, non perché il resto dell'Europa sia migliore (il caso francese è lampante) ma perché è un Paese che non ha voglia di cambiare, di crescere. Poco mi interessa degli esempi stranieri, utili si per fare delle considerazioni, ma non sufficienti per giustificare l'esito configuratosi nella notte di ieri.
A votare è andato il 49,62% degli aventi diritto. Poco meno della metà. È un dato preoccupante ma che non stupisce, il trend è il medesimo da anni. Ho avuto la fortuna di essere uno scrutatore per queste elezioni, il rammarico più grande è che di miei coetanei se ne sono visti pochi, pochissimi. La politica non interessa più. È un tema ampio. Sicuramente sono da scaricare delle colpe sulla politica stessa, incapace di attrarre, di essere convincente, di far sognare. Tuttavia, a dirla tutta, questa scusa non mi basta più.
Non si parla di una serie tv, una squadra di calcio, un film. È ciò che, letteralmente, ci governa, decide per nostro conto. E ve ne lavate le mani. "Non vi interessa". Fate bene, benissimo, sicuramente andate a dormire più sereni di chi si sente coinvolto.
NON PUÒ NON INTERESSARVI.
È come se da minorenni non vi fossero interessate le decisioni prese dai vostri genitori. In quel caso però si parlava di comprare una felpa, farvi dormire da un amico, o comunque qualcosa che ha chiaramente più importanza.
Mi fa uscire di testa vedere signore di 100 anni, con un bastone o un accompagnatore, perché non in grado di camminare, onorare quello che dovrebbe essere un diritto e soprattutto un dovere. Sarà che loro conoscono il significato del non poter votare, sanno cosa vuol dire far dipendere le proprie vite da persone sbagliate.
Ma ormai sono altri tempi, non è vero? Forse no.
In Italia un generale omofobo, razzista prende mezzo milione di voti. La cosa triste è che un partito si è affidato a questa persona per tirare l'acqua al suo mulino. La Lega senza Vannacci avrebbe avuto molti meno voti. Vi rendete conto? Salvini chiama Vannacci perché sa che porta molti voti. Ma tanto non sono gay, non sono nero, quindi poco mi interessa.
Alla politica servono i giovani. Ai giovani servono i giovani. Sono però necessari quelli che si informano, che vanno a votare sapendo almeno in minima parte quello che si legge. Evidentemente i fuorisede leggono poco. Vedere AVS al 40% è preoccupante. Si sta parlando di una lista che si dichiara contro il nucleare, e che di fronte all'enorme problema energetico la soluzione che propone è il rinnovabile. Geniali, non è vero? Chissà perché non ci hanno pensato gli altri… Sarà che forse non si può fare? Che non sarà mai abbastanza l'energia rinnovabile? Che il Sole non c'è sempre, che non c'è sempre vento…
I verdi inoltre si sono macchiati della stessa operazione della Lega. La candidatura della Salis è una scelta imbarazzante. Una donna qualunque, resasi famosa per essere andata fino in Ungheria per andare a scontrarsi con dei nazisti. Arrestata, con un padre pronto a piagnucolare in ogni palinsesto. Andrà a guadagnare 8 mila euro al mese solo di stipendio. Con un TFR finale che sfiora i 100 mila euro. Ilaria Salis.
La prossima volta ci vado io a menare gente in giro per l'Europa, chiedendo anche di essere ammanettato come lei...